
Come molti di voi avranno potuto notare, nelle settimane e nei giorni antecedenti il natale, è scoppiata la paura per un'epidemia di meningite. Questo terrorismo mediatico ha colpito anche me ed alcune persone a me vicine. La sera di giovedì 20 dicembre ho ricevuto una telefonata da una mia compagna di corso in preda al panico dato che un suo compagno di collegio era stato ricoverato in terapia intensiva per meningite, ebbene, in quel momento ho pensato bene di prendere armi e bagagli e insieme al prode Matteo siamo andati a fare la profilassi (0.5g di antibiotico) antimeningococcica. Non contenti l'indomani ci siamo informati presso le asl del nostro paese per quel che riguardava il vaccino e il 31 dicembre siamo stati immunizzati entrambi (tanto per chiudere in bellezza il 2007!) . Ora dopo avermi informato su un po' di cose voglio mette in chiaro alcuni dettagli.
La meningite causata dal Neisseria meningitis-volgarmente detto meningococco C (nella foto) ha un tempo d'incubazione (il tempo che passa dal contagio ai primi sintomi) dai 2 ai 4 gg, i sintomi inizialmente possono essere scambiati come malanni di stagione. Infatti, si presenta con una cefalea molto forte, febbre alta e malessere generale. Con l'aggravarsi della patologia, e il progredire dell'infezione alle meningi, si va incontro a sepsi e a conseguenze molto molto gravi. Se l'infezione è presa in tempo una terapia antibiotica ad ampio spettro è sufficiente per riportare la situazione alla normalità. La trasmissione del batterio avviene per via aerea e per contatto con fluidi corporei tipo la saliva. (il batterio nel 10% della popolazione è quiescente in cavità nasale faringe e laringe.)
Il vaccino contro questo microbo è stato messo appunto qualche anno fa e risulta essere molto efficace. E' costituito da un oligosaccaride del gruppo C (meningococco) coniugato con la proteina Corynebacterium diphtheriae , CRM-197, che conferisce un alto potere immunogenico all'individuo sottoposto a trattamento. In pratica costituisce un'ottima palestra per i nostri globuli bianchi, in quanto, già dopo poco tempo dalla somministrazione viene rilevata un'alta concentrazioni di anticorpi circolanti contro il meningococco, e ultimo, ma non per grado di importanza, induce memoria immunologica. Questo è un fatto molto importante in quanto consente al nostro organismo di combattere l'infezione anche a diversi anni di distanza dalla vaccinazione a differenza del vaccino a base di siero del batterio che necessita di richiami frequenti. In teoria, l'individuo immunizzato con il vaccino coniugato non necessita di richiami frequenti anzi, dovrebbe essere coperto per un lungo periodo di tempo.
Il punto saliente della questione è il fatto che, il buon giornalismo è andato a farsi benedire da un bel pò di tempo e a causa di qualche zelante operatore del settore ora c'è un terrore generalizzato verso gli ambianti affollati, verso la patologia e tanto altro. Io non dico che bisogna sottovalutare questa malattia, ma nemmeno aver paura di andare in un luogo affollato, quindi se l'informazione avesse detto per filo e per segno quali sono rischi e pericoli di sicuro questo isterismo non ci sarebbe stato.