Il fumo è una delle piaghe sociali più difficili da eradicare. Ogni anno molti individui nel mondo purtroppo passano a miglior vita a causa degli effetti tossici (comprovati!) causati a questo terribile vizio. Nonostante il predicare bene e razzolare male del Legislatore che tenta in ogni modo, con campagne pubblicitarie con tutti i mezzi possibili di scoraggiare l’inizio di questa mal’abitudine, ma incassa la tassa di concessione governativa sia per la produzione che per la vendita di questa droga d’abuso, l’età della prima sigaretta è in abbassamento e crescono anche il numero di coloro che si possono definire accaniti fumatori (più di un pacchetto al dì).
La farmacologia può essere d’aiuto per coloro che voglio uscire dal giro!
Fino a poco tempo fa la terapia principe per chi voleva smettere era tanta tanta volontà e cerotti transdermici a rilascio lento di dosi progressivamente calanti di Nicotina. Ricordiamo in questa sede che la nicotina è un potentissimo insetticida e tossina, ha la grave caratteristica di essere permeabile alla cute integra, cosa che per molte altre tossine non avviene. Se la quantità totale di nicotina in un pacchetto venisse messa in una sola sigaretta si avrebbe morte per collasso cardio circolatorio! Il razionale di questa pseudoterapia è quello di disabituare il corpo alla droga con quantità sempre più piccole fino a 0! Inutile dire che è una stupidaggine! Dato che se non c’è la volontà del paziente non funziona, inoltre si somministra una sostanza velenosa!
Durante il mio tirocinio formativo in farmacia ho scoperto che esiste un medicamento in commercio a base di una molecola che ha un’attività ben specifica e, cosa importante, non è un veleno. Inoltre sembra avere molta efficacia anche nei casi in cui l’individuo è talmente assuefatto che i cerotti non li sente nemmeno. Questa molecola si chiama Vareniclina, molecola organica azotata policiclica con elevata selettività e attività sui recettori Nicotinici a livello centrale (quelli per intenderci che provocano piacere quando si fuma.)
La molecola è farmacologicamente definita un’agonista parziale del recettore. In altre parole un’entità che attiva il recettore ma non in modo totale come fa la nicotina. Questa proprietà è molto importante in quanto essendo essa più affine della nicotina per il recettore, lo occupa, impedisce che si presentino sintomi di astinenza da fumo e al tempo stesso impedisce al principio attivo del tabacco di indurre la sua attività a livello centrale. Questo significa che se un fumatore prende
È chiaro che anche in questo caso la componente volontà gioca un ruolo essenziale, ma bloccando parzialmente (Agonismo parziale) i recettori nicotinici che attivano le vie mesolimbiche del sistema nervoso centrale della DOPAMINA (mediatore chimico del piacere) impediamo che nicotina assorbita tramite la via polmonare dia piacere. Se la fumata non provoca piacere presto o tardi non la si fa più!
VARENICLINA