Il sonno è una condizione essenziale per ogni essere vivente sulla terra. Mercoledì della settimana scorsa mi è capitato, come ogni mercoledì da un mese a questa parte, di rientrare a casa tardi da una serata tra amici, ed ora voglio condividere alcune scoperte che ho fatto riguardante il sonno un po’ di tempo fa. Come prima cosa, il pensiero che mi è balzato in testa subito prima di coricarmi è stato: cavoli, domani sarò talmente rinc******ito che non riuscirò a seguire efficacemente tutte le lezioni in programma come ogni mattina. Invece con mio grande stupore la mattina dopo ero fresco come una rosa. Questo pensiero mi ha fatto rimembrare le varie proprietà che il sonno quale condizione di riposo per l’organismo, presenta.
Fisiologicamente il sonno è condizione caratterizzata da una serie di onde elettriche encefaliche con potenziale ben definito che si registrano mediante elettroencefalogramma. La suddivisione degli stati del sonno è basata proprio sulla distinzione delle onde encefaliche che lo caratterizzano. Si divide in:
- REM
- NREM
Compongono il sonno e compaiono ad intervalli temporali regolari durante la notte.
Il sonno NREM (Non rem) è definito sonno ad onde lente ed è quello che insorge per primo, e secondo il mio punto di vista il meno interessante, anche se incubi, sonnambulismo e altri disturbi del sonno compaiono in questa fase. Vi sono degli studi che indicano chiaramente che i farmaci sonniferi, benzodiazepine e barbiturici, promuovono questo tipo di sonno, e l’individuo si sveglia di mattino ancora stanco
Il sonno REM (rapid eye movement) è il sonno definito profondo, o PARADOSSO. In questa fase se si va a registrare l'elettroencefalogramma di una persona che ne presenta i segni ci si accorge che l'attività elettrica cerebrale è molto rapida. Di solito onde rapide si riscontrano nei soggetti svegli. La cosa che ha catturato la mia attenzione, è che in questa fase l'attività cerebrale è elevata, ma la soglia di risveglio (vale a dire quanta facilita si ha per riprendere lo stato sveglio) è la più bassa possibile, in pratica in fase rem è più difficile svegliarsi. E' per questo che è chiamato sonno paradosso. Vi sono poi evidenze certe, che in questa fase vi è attività onirica, in quanto studi su soggetti addormentati con risonanza magnetica hanno evidenziato un'elevata attività nel centro encefalico per le emozioni (amigdala) e nelle aree d’associazione visiva (che ricordiamo che sono aree che ci permetto di capire che quello è l'oggetto che stiamo guardando) questo sta a significare che si sta sognando.
Vi sono poi, evidenze che il sonno rem abbia un ruolo omeostatico (mantiene normale le condizioni vitali alterate anche leggermente dalla vita quotidiana), se si priva un individuo del sonno rem, può andare incontro a nevrosi psicosi e perdita di peso corporeo anche con diete ipercaloriche. Si è inoltre riscontrato che quelle persone, che come me fanno tardi la sera sballano i ritmi dei 2 tipi di sonno e le notti successive presentano una quantità maggiore di sonno rem, e questo è un'evidenza che il rem è la vera fase ristoratrice per il corpo. Un'altra cosa che ho trovato molto interessante è che se sì prima una persona dei sogni questa è soggetta a nevrosi e psicosi molto accentuate. Alcuni ricercatori attribuiscono questo al fatto che i pensieri illogici e le storpiature della realtà, nei sogni, sia un modo che il nostro encefalo ha per riposarsi magari da un'intensa giornata di lavoro intellettuale.
In conclusione il fatto che la sera si faccia tardi non è sinonimo stretto di essere completamente inattivi il giorno dopo, il nostro magnifico carpo adotta strategie per recuperare il più possibile anche nel poco tempo che gli si concede.
4 commenti:
Bon giorgino e allora feston anche mercoledì prossimo, tanto anche se abbiamo poco tempo per dormire l'organismo si arrangerà e ristabilirsi da solo. Evvai!!
già... ma oltre alla disco ci aggiungiamo un po' di alcool, potrebbe alzare bandiera bianca... ogni uomo ha il suo limite! :-)
Esatto..e quindi facilmente si può ritenere che ognuno soffre di più o di meno il sonno a seconda della minore o maggiore "percentuale" di sonno REM rispetto a NREM.
quindi Evviva il sonno REM
Evviva anche le aree amgdaloinee, e le aree di associazione visiva! per non dimenticare il sistema reticolare attivatore! valido amico per il risveglio!
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