Il concepimento di una nuova vita è l'evento più straordinario che una coppia può vivere durante la loro vita. Madre natura durante il corso dell'evoluzione ha messo in atto delle strategie per fare in modo che, durante il periodo delicatissimo in cui sboccia la nuova vita nel grembo materno, vi sia il massimo controllo affinché, il tutto vada a buon fine. Come si sa però, la statistica anche in queste situazioni la fa da padrona, su un numero elevato di nascite perfette, vi è un numero fortunatamente basso di insuccessi, se così si possono definire. All'interno del contenitore perfetti però si possono annidare le cosiddette malattie ereditarie causate da geni "difettosi" mutati o altro o da GENI ereditari che predispongono allo sviluppo di patologia talvolta molto serie. Tra queste vi è sicuramente il Cancro.
Il Daily Mail, in data 19 dicembre ha pubblicato una speranza sotto forma di articolo per evitare che alcune malattie ereditarie causate da geni portati in dote dai genitori si possano manifestare nella progenie.
Tra una settimana a Londra dovrebbe venire al mondo una bambina alquanto speciale. E' il primo individuo di sesso femminile sul pianeta terra ad essere immune alla neoplasia mammaria causata dal gene BRCA1. Questa bimba, che molti giornalisti zelanti hanno ribattezzato come bimba "ogm" è frutto di una fecondazione in vitro e di una "selezione" affinché nel suo genoma non fosse presente il cattivone di turno, cioè il BRCA1. I genitori di questa bimba, si sono rivolti al University College Hospital e a dei ricercatori che per primi hanno sperimentato la fecondazione in vitro (IVF) per far si che il male incurabile di cui erano state vittime diverse generazioni di donne della linea materna, ovvero il cancro al seno, fosso scongiurato nell'eventualità che la natura avesse donato loro una figlia. Se questi due futuri genitori avessero concepito la loro progenie nel buon vecchio e caro metodo tradizionale, la nascitura avrebbe avuto il 50% delle probabilità di essere portatrice del gene BRCA1. Questo comportava che entro i primi 30 anni di vita, la bimba avrebbe avuto 80% delle possibilità di sviluppare Neoplasia Mammaria il 60 % del rischio in più di sviluppare Carcinoma Ovarico. Considerando le percentuali elevatissime di rischio, la coppia ha deciso di sottoporsi o di sottoporre a diagnosi genica pre impianto gli embrioni affinché venisse annidato nell'utero sono quello che era "Gene BRCA1 Free".
- La tecnica messa a punto dalla struttura inglese consiste nel praticare inseminazione artificiale di 5 ovociti con gameti maschili, e dopo tre giorni di vita dell'embrione prelevare un blastomero(Cellula componente la Blastula ovvero l'embrione) e tramite tecniche di biologia molecolere quali la PCR (polimerase chain reaction)per amplificare il genoma cellulare. La PCR permette, grazie all'enzima DNA-Polimerasi di replicare più volte un gene di modo da renderne più agevole lo studio, la caratterizzazione e la localizzazione. Un volta fatta la PCR i ricercatori sono stati in grado di individuale quale dei 5 embrioni era effettivamente "Gene Free" così da predisporlo per l'impianto uterino.
Fonte: Daily Mail (Couple to have Britain's first baby genetically modified to be free of breast cancer gene)
2 commenti:
Graaande!!! ottimo articolo G! in questi giorni ero così fuori dal mondo per il ritiro-studio che non avevo sentito questa notizia!
Beh dal mio punto di vista è un grande successo della scienza, cioè dare la possibilità di vita in più ad una bambina che è GENETICAMENTE predisposta ad ammalarsi di tumore al seno (e all'ovaio!). Questa è un esempio di quell'Eugenetica che secondo me va portata avanti e sostenuta assolutamente! perché se è vero che questo intervento diretto dell'uomo sui geni, quindi sulla sostanza stessa della vita pone un orizzonte magnifico e potenzialmente infinito, che sarebbe la sconfitta delle malattie genetiche più gravi tra cui i tumori a componente genetica (che sono solo una piccola parte, ricordo!), questa vittoria epocale apre però una VORAGINE METODOLOGICA per quanto riguarda l'Etica!!! qui si entra nel campo non più della scientifica certezza, ma del costume, del comportamento, che è fortemente inficiato naturalmente dalle opinioni che ciascuno ha in merito di temi quali la Vita, la Morte, Dio. Ecco che esistono dei comitati etici ed è giusto che ci siano perché la questione a questo punto è di enorme portata.
A mio parere non si può fare di un'erba un fascio, non si può precludere alla scienza la possibilità di salvare delle persone, più che curare, salvare perché in queste malattie genetiche spesso il farmaco non ti guarisce. D'altra parte sono convinto della necessità di una regolamentazione giuridica in questo senso, perché l'Eugenetica deve essere usata per il BENE ("eu") non a sproposito, e qui si apre la questione di "definire il bene". Ecco io non sono un filosofo né uno scienziato, ma secondo me finché si salvano vite umane, si dà la possibilità a persone meno fortunate di vivere una vita non immune dalle malattie, ma perlomeno una vita non già compromessa fin dalla nascita, ecco che qui non credo si possa non parlare di BENE!
non so se siete d'accordo con me, ma mi farebbe maolto piacere sentire cosa ne pensate!
Ciao, Gio'. Passo per ricambiare i tuoi graditi auguri, che ho ricevuto con piacere e un po' di sorpresa.
Passerò a leggere con calma i tuoi articoli e...ti riserverò una sorpresina.
Auguri di Buon Natale a te e alle persone che ami.
Annarita
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