sabato 24 novembre 2007

Un Periodo Stressante

Salve a tutti, sono ritornato on line finalmente....
Come qualche lettore del mio blog avrà potuto notare, sono due settimane che non assillo con le mie scoperte e questo è dovuto in gran parte a una tale quantità di impegni che assorbono praticamente tutto il mio tempo. Sono oramai due settimane che le mie giornate sono talmente zeppe di impegni che non ho avuto modo di rispondere ai commenti dei miei post, e pubblicare qualcosa di nuovo. Ora ho deciso di raccontarvi a grandi linee fatti di vita vissuta, in cui mi sono trovato in questo periodo di assenza dalla rete.
Due venerdì fa per la prima volta in vita mia ho fatto un festa delle elementari. Questa festa è il classico momento in cui gli ex bambini delle elementari, si ritrovano molti anni dopo, e tutti con dei percorsi di vita diversi. Non so' se avete mai fatto una festa o un ritrovo del genere, ma l'atmosfera era identica a quella del film "compagni di scuola" di Carlo Verdone, in cui gli ex compagni di scuola si ritrovano, parlano delle loro cose, tutti purtroppo o per fortuna assorbiti nelle loro vite frenetiche. Questa atmosfera ha lasciato dentro di me dei sentimenti contrastanti, da un lato la gioia immensa di ridere gente che non vedevo da una vita, dall'altro un po' di tristezza a causa del fatto che l'innocente fanciullezza che ricordavo con affetto è sparita in tutti noi, sopraffatta da: la casa da sistemare prima di sposarsi per qualcuna, gli esami e la mancanza di gnocca per qualcun altro (io!), i problemi vari che assillano tutti noi che da qualche tempo abbiamo imparato il significato di "dovere" nel senso stretto della parola.
Mercoledì della settimana scorsa insieme agli "amicici" compagni di avventure in quel di Padova, abbiamo approntato una mini festa per una nostra amica che si è laureata proprio quel giorno. Posso dire che è stata una serata spassosissima, condita dalla dolce presenza di molte graziose fanciulle!
Ieri sera questa neo dottoressa ( le mie più vive congratulazioni) ha fatto la festa in grande stile in un paesetto vicino a casa nostra, la serata è stata bella, io non ero il massimo della forma a causa di ripetuti viaggi in giro per il veneto in giornata, ma alla fine posso dire che mi sono divertito.
Per chiudere in bellezza la settimana, oggi pomeriggio vado a sfogare le mie pulsioni da bravo maschietto, con una sana, ma forse non troppo, partita a calcetto in quel di Trissino.

venerdì 9 novembre 2007

Una controversia snervante....


Questo distinto signore, con l'aspetto del nonno di tutti noi, è stato una delle menti più brillanti dell'ottocento in campo scientifico. Il suo nome è JAMES PRESCOTT JOULE. Già, proprio il nome, o meglio il suo cognome è fonte di continue discussioni tra chi ne fa, per vari motivi la sua conoscenza! Queste discussioni coinvolgono i poveri studenti come me, e menti illuminate come professori universitari e non, d’enorme estrazione culturale. Dopo l'ennesima diatriba scoppiata questa settimana indovinate con chi!? Proprio con lui! Il mio compagno di stanza Matteo, ho deciso di andare a fondo alla questione. La questione fondamentale è: il cognome di Mr. Joule si pronuncia all'inglese o alla francese? Il sig. Joule è nato il 24 dicembre del 1818 a Salford, un paesino nelle vicinanze di Manchester. Fin da giovane si dedico alla ricerca scientifica, ebbe come maestro una delle menti più brillanti nel campo della chimica, Jonh Dalton (a lui si devono studi sulle pressioni parziali dei gas, e sulle masse degli elementi chimici, tanto che ora l'unita di massa atomica che era usata per "pesare" gli elementi porta il suo nome!) finiti gli studi si dedicò a cercare di portare al limite l'accuratezza delle misure sperimentali, tentò di dare una definizione ed un’unità di misura per la corrente elettrica, e gettò le basi con un suo enunciato, per quello che di lì a pochi anni, e successivi studi sarebbe stato battezzato come "primo principio della Termodinamica"tale principio dice che: in un sistema chiuso il lavoro e il calore scambiati con l'ambiente sono variazioni di una funzione di stato energia interna. (arabo per chi non ha qualche nozione di fisica e chimica!). Ma il lavoro più importante è quello portò all'individuazione dell'EFFETTO JOULE di una corrente elettrica che attraversa un conduttore. Gli elettroni spinti dalla differenza di potenziale (220V tipo quella delle prese di casa) presentano una certa velocità, essendo particelle di carica negativa, sono attratti dai nuclei degli atomi che compongono il filo conduttore, che sono carichi positivamente. Questa attrazione comporta che ad un certo punto si arriverà all'impatto tra le due masse, in questo momento sarà DISSIPATA ENERGIA sotto forma di calore. Il tutto moltiplicato per un numero elevatissimo di particelle porta ad un surriscaldamento del filo (il tutto è riconducibile ad un’auto scontro a livello atomico). Questo è il principio su cui si basano asciugacapelli, scaldabagno elettrici e lampadine per la vita quotidiana. Ed è responsabile di perdita di potenza delle linee elettriche che ci portano l'elettricità (in questo caso si può minimizzare con la scelta di un materiale più conduttore con minor resistenza).
Dopo questa piccola parentesi di fisica, veniamo al nocciolo della questione, come lo si pronuncia? Il mio prof. di fisica delle superiori esigeva che lo pronunciassimo all'inglese per rendere omaggio alla terra che gli ha dato i natali, mentre il mio insegnante dell’università, lo voleva pronunciato alla francese perché la sua famiglia aveva origini transalpine. Il punto è che hanno ragione tutti e 2 l'uno perché è nato in Inghilterra e l'altro perché effettivamente la sua famiglia ha origini Francesi, quindi alla luce di questo fatto credo proprio che Mr. Joule non se la prenderà se ognuno lo nominerà come li pare! Sono convinto che questa mente illuminata avrebbe più a cuore che si comprendesse a fondo i suoi studi, più che il modo in cui si pronuncia il suo cognome.




PS: Sono molto onorato e lusingato dal fatto che il mio "mentore" in questa avventura con il blog mi abbia nominato ai thinking blogger awards. Per me è una soddisfazione che gli argomenti che pubblico siano interessanti. Non mancherò di ricambiare la cortesia, GRASSIE JOVINE! ;-)

venerdì 2 novembre 2007

Morbo di Crohn

Qualche settimana fa, ero seduto in camera, e il mio amico Matteo ha fatto una domanda su che genere di malattia era il morbo di Crohn. In quel momento ci siamo messi a cercare sul libro di fisiologia medica se vi era qualche riferimento in merito, ma non siamo riusciti a trovare niente. Di li, si è insinuato un "tarlo" fisso nel mio cervello che mi ha spinto a documentarmi su cosa fosse questo genere di malattia. Tanto più che domenica scorsa quasi per caso ho letto una pubblicazione su nuove terapie per ridurre i disagi di questo morbo, ora, nel puro spirito che caratterizza questo blog, rendo partecipi anche voi di questa scoperta.
Il morbo di Crohn (chiamato così da medico che caratterizzò per primo questa patologia Bernard Burrill Crohn) è un'infiammazione cronica che colpisce l'apparato digerente. Teoricamente, può colpire un'area che va dalla cavità buccale, fino all'orifizio anale, ma la maggiore incidenza si presenta a livello intestinale, in particolar modo nella regione dell'ileo nel tenue. Tale infiammazione cronica è da imputare ad un'alterata risposta immunitaria dell'organismo umano verso antigeni (entità riconosciute come non proprie dal sistema immunitario) presentati dalle cellule della parete intestinale. Il sistema immunitario non riconoscendo come proprie queste strutture (antigeni) le attacca credendo erroneamente che siano dannose per l'organismo e questo innesca il fenomeno infiammatorio(flogosi). Come accade per varie altre gravi malattie, anche per il Crohn, non si conoscono esattamente le cause per cui, cellule della linea bianca si rivoltano contro il proprio organismo. Alcuni ricercatori ipotizzano vi siano motivi d’ordini genetici con la mutazione del gene che fa produrre l'antigene, altri attribuiscono a fattori ambientali come dieta e fumo la colpa. Fatto sta che questa continua aggressione da parte del sistema immunitario, provoca ISPESSIMENTO della parete intestinale con disordini d’assorbimento di principi nutritivi, vitamine e anche farmaci somministrati per via orale, con scompensi molto gravi a lungo andare, come steatorrea(presenza di ac. grassi non digeriti nelle feci) decalcificazione ossea e disordini nell'assorbimento del potassio. In aggiunta, quest’infiammazione e conseguente riparazione del danno con tessuto non specifico dell'intestino, chiamato tessuto fibroso, provoca modifica dei movimenti peristaltici con comparsa di dolori crampiformi, febbre, diarrea moderatamente grave.
La pubblicazione di cui accennavo sopra, verteva sul fatto che alcuni ricercatori impiegando cellule staminali emopoietiche (quelle del sangue) sono riusciti ad ottenere una remissione del 80% della malattia vale adire che in pratica il paziente si ritrova ad avere al massimo qualche lieve disturbo intestinale nulla di più. Questa scoperta è molto interessante, in pratica, dal sangue del paziente affetto da Crohn, sono state isolate le staminali, le quali, sono state fatte proliferare e poi rimesse nel paziente. Il tutto dopo che con una terapia farmacologica sono state distrutti i globuli bianchi responsabili dell'infiammazione. Non hanno fatto altro che resettare e fatto ripartire il sistema immunitario. Inoltre, sempre lo stesso gruppo di ricerca pensa che si possa arrivare alla remissione totale della malattia utilizzando staminali da un donatore esterno, escludendo possibilità che se il difetto delle cellule bianche sia genetico si ripresenti, ma questo è ancora tutto da valutare.
Questa è una terapia che dimostra le enormi potenzialità che le staminali offrono per una terapia cellulare a malattie croniche, la questione è puramente economica, per i finanziamenti alla ricerca, ed etica in quanto le staminali in generale scatenano un dibattito infuocato in vari ambienti della società.