sabato 12 dicembre 2009

A new drug...


Uno dei farmaci più usati nel mondo cosiddetto industrializzato? Il Warfarin (nome commerciale Cumadin) ovvero un principio attivo scoperto molti anni fa' quasi per caso, essere un efficiente anticoagulante. Esso è un antagonista della vitamina K, co-fattore essenziale per la produzione di tutte quelle proteine deputate a mantenere la normale coagulazione del sangue. A causa di molti fattori, sia esogeni che endogeni l'equilibrio naturale se perturbato verso un eccesso di forza coagulante può portare a conseguenze molto serie come ad esempio trombosi venose profonde infarti o ischemie. Per riportare la situazione alla normalità, fino a qualche tempo fa il medico aveva un solo potente strumento, il warfatin. Esso però, se da un lato è estremamente efficace, dall'altro ha notevoli e spiacevoli effetti indesiderati (indurre emoraggie ecc) e la sua concentrazione nel plasma sanguigno subisce notevoli variazioni in funzione dell'alimentazione e dello stile di vita. Infatti il paziente deve eseguire dei piccoli test sul grado di coagulazione del sangue per aggiustare la dose in modo efficace. La sfida è mandare in pensione questa farmaco e di dare al medico qualcosa di più potente e meno problematico. La ricerca in questo campo ha fatto passi da gigante. Sono state scoperte molte molecole con ottima potenza e che vanno ad interagire in un punto preciso della cascata coagulativa a differenza del warfarin. Tra quest'anno e il prossimo dovrebbero vedersi i frutti di queste ricerche, in quanto sono in procinto di ottenere l'autorizzazione all'immissione in commercio alcuni medicinali industriali che dovrebbero piano piano sostituire il warfarin come ad esempio di Pradaxa della Boehringer Ingelheim (molecola in basso), questo è un ottimo punto di partenza per il futuro e vi sono tante multinazionali del farmaco che dedicano ingenti risorse per sviluppare questa strategia non bisogna allentare la presa.

3 commenti:

Unknown ha detto...

come dici tu il vecchio Coumadin è un farmaco efficacissimo che per decenni è stato insostituibile nella terapia di numerose patologie (cardiache ad esempio, ma non solo) e ha salvato sicuramente migliaia di vite, ma resta pur sempre un farmaco pericoloso proprio per la sua "potenza". la ricerca di una o più(!!) valide alternative è auspicata da molto tempo e finalmente sembra che stavolta ci siamo! la ricerca di un farmaco con un effetto mirato, specifico e che quindi rimuova la singola causa patogenetica, senza causare effetti collaterali, è non solo giusto dal punto di vista storico-epistemiologico (la farmacologia come qualunque scienza è e deve essere in continua evoluzione alla ricerca di nuove soluzioni che migliorino la vita dell'uomo)ma è anche giusto dal punto di vista etico. ecco credere che le case farmaceutiche seguano l'etica come principio ispiratore è una ridicolamente ingenuo; per cui se il vero motore cioè gli interessi economici coincidono con un proposito etico, beh in mancanza di un mondo perfetto, abbiamo fatto centro!!

Anonimo ha detto...

Interessante questo articolo.

maria ha detto...

Se doveste scegliere ora tra Coumadin e Pradaxa per Vostra madre, cosa decidereste?
Maria