domenica 16 novembre 2008

Lo Zio...

Qualche tempo fa, ho aperto un ciclo denominato personaggi, in cui, mi ero ripromesso di descrivere alcune persone, tra le molte che mi circondano, che risultano essere le più "fuori di testa" nel senso buono del termine. Martedì alla laurea della Donata (la morosa del Compare) mi è stato fatto notare che, da quel post iniziale della serie, non ne erano seguiti altri. Di questa mancanza mi scuso, e ci tengo a ribadire che non è per meno stima che non ne erano seguiti altri ma per altre questioni molto più nobili. (Colgo l'occasione per rendere Onore e Omaggio a tale Donzella per il suo traguardo di partenza raggiunto)
Per personaggio così allegramente ritratto nella foto scattata qualche tempo fa in birreria a Punta Sabbioni si chiama Alessandro, detto lo zio in compagnia, non come vincolo di parentela stretta, ma per altri motivi. Personaggione di spessore culturale elevatissimo, ottimo oratore di discorsi seri e non, abile giocatore di molte giochi di carte, fan accanito della gnocca, bravissimo difensore centrale nelle innumerevoli partite di calcetto fatte negli ultimi anni. Il nostro primo incontro, o per meglio dire scontro, è avvenuto al primo anno di università, su un campo da calcetto del Cus, dove, con il compare, avevamo organizzato una partitella. Il furore agonistico ha procurato uno scontro che causò una storta alla sua caviglia e una botta molto dolorosa al mio quadricipite femorale. Da quello scontro calcistico, ci siamo persi di vista per un po' di tempo fino a che, il Compare, non ha avuto la geniale idea di invitarlo al mare il primo anno che sono andato in quel di Jesolo. Quei due o tre giorni in cui abbiamo formato un trio delle meraviglie; in spiaggia, dove ci siamo guadagnati la fama di "giocatori di serie A" grazie alla nostra tenacia, e al bar, per le nostre bevute serali, sono stati molto esaltanti. L'anno accademico successivo, ci ha visto impegnati nel torneo di calcio a 5 dei Ludi del Bo, con dei buoni risultati avendo vinto un paio di partite. In quell'occasione in nostri caratteri combattivi si sono scontrati sulle posizioni da tenere sul terreno di gioco, ma nulla di che! Il secondo anno a Punta Sabbioni è stato, come si suol dire un macello... in quanto, oltre alle solite partite a calcetto e bevute in compagnia ci siamo avventurati nel formulare una nostra teoria sessista sulle donne. Dato che la tipa del chiosco verde (CHE SALUTIAMO!) era una maga a farci il Moijto, noi simpaticamente volevamo rapirla, metterla su una mensola in tenda e ogni tanto con un gettone(stile macchinetta del caffè) ce lo faceva. Cos'altro dire: studente di Scienze Politiche, con orientazione politica abbastanza dissimile dalla mia, ma non lo fa pesare più di tanto, anzi è motivo di coglionameto reciproco, e persona molto ma molto disponibile. Nella gerarchia sociale che è venuta a crearsi all'interno degli amici del mare, ricopre il ruolo dello Zio, lo zio buono che spara cagate a nastro per cui tutti sorridono anche se la giornata non è proprio il massimo, o se la tipa di turno ti ha dato PICCHE!
Many Thanks, ancle for your idiozia! non cambiare mai... taaac! è il papi che parla!!!

2 commenti:

A. Prisco ha detto...

Ringrazio il Papi per questo bellissimo ritratto (un po' meno per la foto pessima).
Beh, che dire, probabilmente che metà della roba scritta è dovuta alla lauta somma versata sul contocorrente di Giorgio, l'altra metà è dovuta a sostanze più o meno lecite.
Grazie ancora per le belle parole spese!!!


ps: io mi ricordavo che la tipa andava messa sulla mensola non solo per il Mojito eh XD

Giò ha detto...

Già... e se vogliamo dirla tutta, la tipa, asl bisogno poteva avera anche altri usi! tac!