sabato 25 aprile 2009

Chi smette è perduto...

E' la sacro santa verità, le belle cose molto spesso nascondono insidie e pericoli. Il bel fiore della foto appartiene alla pianta del tabacco denominato dai botanici "Nicotina Tabacum", le cui foglie sono consumate sotto forma di "bionde" da moltissimi individui nel mondo. E' notizia di Giovedì che uno studio epidemiologico su un campione di ex-fumatori che si sono sottoposti a trattamenti farmacologici per smettere di fumare sono molto più esposti nel contrarre una neoplasia buccale. Vien naturale pensare che non ci sia scampo per un fumatore, in ogni caso è cronicamente più esposto verso una serie di patologie gravi. Se continua fumare, ha alte probabilità di contrarre carcinoma polmonare, se smette, e per farlo aiuta la sua volontà con date preparazioni che si trovano in farmacia, ha alte probabilità di contrarre un cancro in bocca.
L'articolo poneva in evidenza il fatto che i preparati farmaceutici sotto forma di gomma da masticare contenti nicotina che hanno lo scopo di evitare crisi di astinenza al fumatore e di conseguenza possibile recidive (un po' come succede ai tossico dipendenti con il metadone come antioppiaceo) se consumati per lungo tempo espongono a gravi rischi. La nicotina, che ricordiamo essere un potente veleno ed insetticida, contenuta nelle gomme si ipotizza essere responsabile delle mutazioni geniche del gene denominato FOXM1 responsabile dello sviluppo della iperplasia maligna. Va detto che se vengono seguite alla lettera le istruzioni per la terapia e la stessa non viene protratta oltre il necessario non si dovrebbero avere conseguenze. Infatti, l'indagine sui campioni ha fatto emergere che tali individui hanno continuato a consumare le gomme alla nicotina anche per anni dopo aver smesso di tabaccare. A parere del tutto personale è più utile sottoporsi ad una terapia più seria di quella che prevede la somministrazione di un veleno nonché un'insetticida, tale terapia potrebbe prevedere l'uso della Vareniclina

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