venerdì 2 ottobre 2009

The Crazy Pharmacy

Mercoledì mattino alle 12.35 si è chiuso un'esperienza iniziata l'anno scorso, il Tirocinio in Farmacia. Questo percorso formativo obbligatorio per il mio curriculum di studi è nella stragrande maggioranza delle persone che lo affrontano un peso, un fastidio, delle ore perse a scapito di attività molto più interessanti. Questa visione a dir poco negativa di tale esperienza è dovuta, a parere mio, al passa parola su esperienze negative fatte in farmacia, ma soprattutto al fatto che sono previsti 6 mesi di partecipazione continua alle attività in farmacia, senza formalmente poter fare nulla che richieda come prescrive la legge, la laurea l'abilitazione e l'iscrizione all'ordine. Vedi ad esempio la dispensazione di medicinali. Inutile dire che mi sento un privilegiato, una voce fuori dal coro della disperazione, in quanto la mia esperienza è stata ampiamente positiva da tutti i punti di vista. Facendo un passettino in dietro, ricordo perfettamente il giorno in cui sono andato a chiedere alla Dott.ssa Spagnolo se potevo essere inserito nell'organico come tirocinante, come del resto ricordo benissimo quel martedì mattina dei primi di Luglio in cui ho iniziato a prestare servizio nella farmacia del mio paese. La mia esperienza è partita in sordina, un po' titubante di fronte ad un ambiente frizzante con delle regole precise e con il personale perfettamente affiatato, tanto che i primi mesi mi sentivo un estraneo, quasi di troppo. La svolta però è arrivato alla fine di Agosto quando la mia tutor la Dott.ssa Bellosi per motivi personali si è momentaneamente defilata dall'organico. In quel momento la mia voglia di fare e di dare una mano ha permesso un'integrazione a pieno tanto che si è instaurato un ottimo rapporto che si è mantenuto tale anche nei mesi successivi alla chiusura del primo periodo. Quest'anno partivo già avvantaggiato avendo già gli schemi mentali di come gestire con un buon grado di autonomia alcune delle piccole cose che mi erano concesse di fare. In più è arrivato un uragano di nome Lorena che a differenza del devastante Katrina ha portato l'ordine nel sistema agevolando non di poco tutte quelle attività ruotinarie abituali. Come poi non ricordare il maestro, Dott. Visonà che mi ha trasmesso molte lezioni importanti in vari ambiti non solo di tipo professinale. Una menzione particolare alla Edda che il primo anno mi ha svezzato (a 24 anni) ed alla Dott.ssa Masiero (Chelina) che con le sue risate contagiose e la vocina soave(!?) mi intimava il controllo delle ricette spedite. Ricorderò sempre con affetto il Dott. Bellosi, il titolare, che con le sue lezioni di economia gestionale assorbiva intere ore. Un speciale grazie alla Dott.ssa Bellosi in quanto, anche se non presente quest'anno per motivi personali, l'anno scorso è stata fondamentale per l'inserimento.
Al di la degli aspetti puramente pragmatici e cioè frequenza firmata, crediti formativi e test finale, sono convinto, e di questo molto contento, di aver instaurato un rapporto di amicizia molto bello che va al di la della semplice chiacchierata tra conoscenti. Quindi quando qualcuno mi chiede com'è andato il mio tirocinio, risponderò fiero; meglio non si poteva chiedere!!!

Ciao e grazie Sorellina!!! :-) :-P

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come non farsi prendere la mano e vergare con entusiasmo altrettante notizie succulente, dopo aver letto e riletto l'articolo in questione... a presto la pubblicazione di una favella onesta e semiseria dall'emblematico titolo..." come l'ebbimo conosciuto..." o, " lu dottòre tiene 'o polso slogatu..." Gigiopisano.